Carciofo

IL CARCIOFO (Cynara scolymus) è una delle piante coltivate più antiche del mondo.

Famoso per il suo uso culinario e per le sue importanti proprietà terapeutiche, era già utilizzati dagli antichi Egiziani, Greci e Romani. Cresce nel Mediterraneo e l’Europa centrale. Le sue proprietà medicamentose sono attribuibili alle foglie e alla radice del carciofo. Aiuta il buon funzionamento del fegato favorendo l’aumento del flusso billiare, allevia i disturbi gastrointestinali associati all’escrezione dei liquidi billiari e riduce i livelli di colesterolo e trigliceridi.

Come funziona IL CARCIOFO

Foglie e radici di carciofo contengono principi attivi amar, che contribuiscono a migliorare il funzionamento delle nostre ghiandole salivari e hanno un effetto positivo sulla liberazione di succhi gastrici, migliorando quindi il funzionamento del sistema digestivo. I carciofi inoltre contengono i flavonoidi, fitosteroli, vitamine, minerali e l’agente più importante di carciofo, la cinarina. La forma piu’ utilizzata e l’estratto standardizzato di cinarina.

La ricerca ha dimostrato che cinarina ed altre sostanze presenti nel carciofo, svolgono una azione protettiva e rinforzante del fegato, stimolano la secrezione della bile, alieviano i disturbi gastrointestinali e i dolori addominali. La cinarina favorisce inoltre il flusso di sangue nelle parti danneggiate del fegato e stimola loro rigenerazione.
Cinarina e altre sostanze presenti nel carciofo stimolano la sintesi del colesterolo nel fegato, promuovono la escrezione di colesterolo dal corpo,  riducendo cosi la sua la concentrazione nel sangue. Il consumo di carciofi quindi previene i rischio di sviluppare malattie associate con l’arteriosclerosi che possono sorgere a causa della forte concentrazione di colesterolo nel sangue.

Recenti  ricerche hanno dimostrato che le sostanze nocive si degradano piu’ rapidamente nel nostro fegato, grazie all’ azione diuretica della cinarina.

Il carciofo ha proprietà antiossidanti grazie alla presenza di cinarina, acido caffeico, acido clorogenico e luteolina, principi attivi maggiormente coinvolti nell’attività protettiva antiossidante, così come un certo numero di flavonoidi. Pertanto, il consumo regolare di carciofi o i suoi estratti, proteggono l’organismo contro i radicali liberi e contro invecchiamento.

La Commissione E – comitato scientifico per le piante – ne ha raccomandato il consumo nei casi di inappetenza, cattiva digestione, problemi con il fegato e la bile. Il consumo regolare di carciofi possono ridurre i disturbi digestivi spesso causati da una disfunzione dell’escrezione biliare (ad esempio:
nausea, vomito e sensazione di gonfiore). Oltre all’inappetenza, ci sono molte altre patologie che possono trovare beneficio dal consumo dei carciofi, quali disturbi o malattie legate alla digestione (ad esempio: diarrea, sindrome di Colon irritabile, la malattia di Crohn, ulcera e dispepsia).

Il consumo di carciofi si raccomanda a chi soffre di disturbi epato-renali e ai diabettici in quanto hanno pochissime calorie. I carboidrati invece, sono presenti nel carciofo sottoforma di inulina, un polisaccaride che controlla efficacemente il livello dello zucchero ematico nei diabetici.

Avvertimento:

La Commissione E tedesca, ha decretato che il carciofo, anche se completamente sicuro, va usato con cautela dai pazienti portatori di calcoli biliari, sopratutto quelli di piccole dimensioni, in quanto puo’ provocare una colica biliare. L’uso di carciofi si sconsiglia alle persone allergiche al carciofo oppure alle piante appartenenti alla famiglia di Asteracee, causa possibilità di insorgenza di dermatite.

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